Norme tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico

Art. 89.1 Intervento S.D. 2A

Superficie territoriale - mq. 25.198
InterventiDestinazione d'usoSn max mq.Tipo di intervento
SD 2A.1 Vp - parco (art. 58.2 comma 5 presenti NTA) / Interventi sul patrimonio
edilizio esistente
SD 2A.2 R - Residenza (art. 51 presenti NTA con esclusione delle
articolazioni di cui al comma 3)
S - attività di servizio (art. 56 presenti NTA)
450
SD 2A.3 R - Residenza (art. 51 presenti NTA con esclusione delle
articolazioni di cui al comma 3)
SD 2A.4
Aree di uso pubblico
Vp - parco - mq. 21.024

Descrizione generale dell'intervento e finalità

Obiettivo complessivo dell'intervento è la riqualificazione e il rafforzamento del margine nord di Casole con lo scopo di creare un "margine strutturato" di passaggio tra il tessuto edificato e il territorio aperto mirando sia alla definizione di un progetto di suolo finalizzato alla creazione di un parco urbano pubblico attrezzato sia al recupero a nuove funzioni, prevalentemente residenziali, degli edifici ex agricoli presenti nell'area, oggi in notevole stato di degrado. In particolare la realizzazione di un "Parco" sul crinale, in continuità con gli altri interventi puntuali attuati in prossimità della strada che costeggia le mura a ovest, consentirà la riqualificazione di un'area attualmente piuttosto degradata soprattutto a causa della presenza di alcuni manufatti precari e da situazioni di generale abbandono. L'area è suddivisa in quattro interventi S.D.2A.1, S.D.2A.2, S.D.2A.3, S.D.2A.4 come rappresentati negli schemi grafici che seguono.

Prescrizioni generali per gli interventi

Intervento S.D.2A.1: finalizzato alla ridefinizione degli spazi aperti con l'obiettivo della realizzazione di un Parco (Vp) (nell'area individuata con specifica campitura nello schema che segue) ai sensi dell'art.58.2 comma 5 delle presenti norme. Il Parco sarà costruito attraverso una sequenza di luoghi messi in relazione e in collegamento da una parte con quelli del centro antico e dall'altra con l'aperta campagna; gli spazi saranno attrezzati in maniera da permetterne l'utilizzo per attività collettive all'aperto. I ruderi dei castri andranno recuperati e mantenuti all'interno dell'area pubblica a memoria della continuità storico-culturale dei luoghi. Sono ammissibili modesti rimodellamenti per regolarizzare il pendio e mettere in comunicazione i vari livelli. Dovranno essere realizzati i percorsi pedonali e di servizio individuati nella Tav. "b5 - Usi del suolo e modalità di intervento".

Intervento S.D.2A.2: finalizzato al recupero, a destinazione residenziale o per funzioni di servizio al nuovo Parco di Poggio ai Bimbi, di un edificio ex rurale e di alcuni manufatti secondari localizzati nella parte sud dell'area S.D.2A. Sulla base di un'attenta valutazione dello stato di conservazione e della tipologia dei singoli manufatti sono ammessi interventi fino alla ristrutturazione edilizia oltre agli interventi pertinenziali e agli interventi necessari al superamento delle barriere architettoniche ai sensi dell'art. 80 delle presenti N.T.A. con le seguenti prescrizioni:

  • - non è ammessa la realizzazione di rampe carrabili.
  • - i materiali e le finiture impiegati dovranno essere tradizionali e omogenei con le caratteristiche dell'edificio e con i caratteri generali del contesto;
  • - per la sistemazione degli spazi di pertinenza dovranno essere scelte essenze vegetali coerenti con il contesto ecologico locale.

Intervento S.D.2A.3: interessa un edificio residenziale, di scarso valore architettonico localizzato nella parte nord dell'area S.D. 2A.

Sulla base di un'attenta valutazione dello stato di conservazione e della tipologia dei singoli manufatti sono ammessi gli interventi che seguono con le seguenti prescrizioni:

  • - previa demolizione di tutti i manufatti precari esistenti, è ammesso la realizzazione di due ulteriori unità immobiliari ampliando l'edificio esistente per una superficie netta massima di mq. 150 con altezza massima di due piani compreso l'eventuale interrato;
  • - sono ammessi interventi di adeguamento delle altezze ove non si rispettassero i requisiti igienico-sanitari;
  • - non è ammessa la realizzazione di rampe carrabili;
  • - per l'edificio residenziale esistente sono ammessi interventi di ristrutturazione edilizia di cui all'art. 80 punti d1, d2, d3 delle presenti NTA oltre agli interventi necessari al superamento delle barriere architettoniche (art. 80 comma 7);
  • - i materiali e le finiture impiegati dovranno essere tradizionali e omogenei con le caratteristiche dell'edificio e con i caratteri generali del contesto;
  • - per la sistemazione degli spazi di pertinenza dovranno essere scelte essenze vegetali coerenti con il contesto ecologico locale.

Intervento S.D.2A. 4: finalizzato alla riqualificazione della parte nord-ovest dell'area SD 2A, oggi degradata e occupata da alcuni manufatti di pessima fattura e dall'edificio degli ex macelli.

Sulla base di un'attenta valutazione dello stato di conservazione e della tipologia dei singoli manufatti sono ammessi interventi di sostituzione edilizia con le seguenti prescrizioni:

  • - previa demolizione di tutti i manufatti esistenti, realizzazione di un edificio a destinazione residenziale da collocare al posto dell'edificio ex macelli (contrassegnato con il n° 001 nello schema che segue) in continuità con il muro che individua la pertinenza;
  • - Sn massima mq. 160; h max ml. 6,50; n° piani 2 a valle;
  • - il nuovo edificio sarà costituito da volume compatto e forme semplici; i materiali e le finiture impiegati dovranno essere tradizionali e omogenei con le caratteristiche generali del contesto;
  • - non è ammessa la realizzazione di rampe carrabili;
  • - la parte costituita da un'ordinata oliveta e conclusa da un muro in pietra dovrà essere mantenuta a pertinenza della residenza restaurando il muro esistente e conservando l'oliveta. Le rimanenti parti saranno sistemate a pertinenza dell'edificio, le eventuali nuove essenze vegetali dovranno essere scelte tra quelle coerenti con il contesto ecologico locale.

Modalità di attuazione

Intervento diretto

Prescrizioni specifiche di Fattibilità geologica idraulica e sismica

Interventi S.D.2A.1

Aspetti geologici:

Fattibilità F.2 - il recupero delle volumetrie esistenti è sottoposto ai normali vincoli di cui all'Art.100.1.2 delle presenti NTA;

Fattibilità F.3: - nell'area a pericolosità G.3 / P.F.3, nel caso sia prevista la realizzazione di sbancamenti di altezza superiore ad 1 mt, dovranno essere progettati interventi di rimodellamento del versante in modo da favorire la generale stabilità dell'area, attraverso tecniche di ingegneria ambientale che siano compatibili con la destinazione dell'area e la sua fruibilità; gli eventuali elementi di arredo dovranno essere tali da non aumentare la pericolosità dell'area;

Aspetti idraulici: Fattibilità F.1 - fattibilità senza particolari prescrizioni.

Aspetti sismici: Fattibilità F.1 - fattibilità senza particolari prescrizioni.

Vulnerabilità degli acquiferi: Classe di sensibilità 2 - Vincolo medio. Valgono le prescrizioni di cui all'Art. 10.1.3 della disciplina del PTCP2010.

Interventi S.D.2A.2

Aspetti geologici: Fattibilità F.3 - valgono le prescrizioni di cui all'Art.100.1.3 comma 7. In particolare:

  • - dovranno essere realizzati idonei studi geologici e geotecnici finalizzati alla verifica delle effettive condizioni di stabilità ed alla realizzazione degli eventuali interventi di messa in sicurezza ove ritenuti necessari;
  • - gli effetti degli interventi previsti sulla generale stabilità del versante dovrà essere valutata tramite opportune verifiche di stabilità ante e post operam da realizzarsi in condizioni dinamiche.

Aspetti idraulici: Fattibilità F.1 - fattibilità senza particolari prescrizioni.

Aspetti sismici: Fattibilità F.2 - valgono le prescrizioni di cui al comma 1 dell'Art.100.3 delle NTA.

Vulnerabilità degli acquiferi: Classe di sensibilità 2 - Vincolo medio. Valgono le prescrizioni di cui all'Art. 10.1.3 della disciplina del PTCP2010.

Interventi S.D.2A.3 ed S.D.2A.4

Aspetti geologici: Fattibilità F.2 - gli interventi sul patrimonio edilizio esistente sono sottoposti ai normali vincoli di cui all'Art.100.1.2 delle presenti NTA.

Aspetti idraulici: Fattibilità F.1 - fattibilità senza particolari prescrizioni.

Aspetti sismici: Fattibilità F.2 - valgono le prescrizioni di cui al comma 1 dell'Art.100.3 delle NTA.

Vulnerabilità degli acquiferi: Classe di sensibilità 2 - Vincolo medio. Valgono le prescrizioni di cui all'Art. 10.1.3 della disciplina del PTCP2010.

Intervento sd 2a.1

Intervento sd 2a.1

Intervento sd 2a.2

Intervento sd 2a.2

Intervento sd 2a.3

Intervento sd 2a.3

Intervento sd 2a.4

Intervento sd 2a.4