Norme tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico

Art. 93.2 Articolazione degli interventi di Trasformazione AT - Area produttiva "Il Piano"

1 - Gli interventi di Trasformazione AT nell'area produttiva "Il Piano" sono individuati tenendo conto del dimensionamento del Piano Strutturale relativamente all'UTOE di appartenenza.

2 - Vale la disciplina generale di cui all'art. 93 delle presenti norme.

3 - Nell'Allegato 2" alle presenti norme saranno riportate tabelle riepilogative con l'eventuale residuo rispetto al dimensionamento massimo previsto dal Piano Strutturale.

4 - Le quantità edificabili sono espresse secondo parametri riferiti a:

  • la massima superficie coperta (Sc) realizzabile
  • il numero massimo dei piani fuori terra realizzabili che rimanda a quanto prescritto all'art. 20 comma 2 delle presenti NTA

5 - Per gli interventi di mitigazione del rischio idraulico vale la disciplina di cui al Titolo XIV delle presenti norme.

6 - Gli interventi sono da attuarsi secondo i parametri e le prescrizioni che seguono.

7 - Criteri di intervento:

  • - la Superficie coperta (Sc) massima indicata si intende comprensiva di eventuali edifici esistenti all'interno dell'area perimetrata con la sigla ATn.n. Per gli eventuali edifici esistenti è consentita la demolizione;
  • - la realizzazione degli edifici è subordinata alla realizzazione delle opere relative alla sistemazione degli spazi aperti con le specifiche per il trattamento del suolo, di cui al Titolo VI delle presenti norme, indicate nelle Tavv. b3 e b4 "Usi del suolo e modalità di intervento";
  • - al fine di ottenere un reticolo viabile ordinato, gli accessi alle diverse aree AT dovranno essere realizzati utilizzando i tracciati di viabilità indicati nelle Tavv. b3 e b4 "Usi del suolo e modalità di intervento";
  • - gli attraversamenti dei corsi d'acqua previsti lungo i nuovi archi viari dovranno possedere una luce libera che garantisca il deflusso delle portate di piena per eventi alluvionali con tempo di ritorno duecentennale con un franco di sicurezza idoneo, come previsto dalle NTC2018; tale prescrizione vale anche per la realizzazione degli attraversamenti di accesso ai parcheggi (Ms) in adiacenza dei quali scorrono tratti di fossi o corsi d'acqua; il tracciato dei nuovi archi viari dovrà essere realizzato preferibilmente in rilevato rispetto alle quote del piano campagna delle aree non edificate;
  • - al fine di consentire gli accessi alle diverse aree individuate sulle Tavole "Usi del suolo e modalità di intervento" vale quanto prescritto al Titolo VI delle presenti norme relativamente alle indicazioni per il trattamento del suolo di cui agli artt. 73, 73.1 e 74.1 delle presenti NTA;
  • - nell'elaborazione del progetto dovranno essere rispettate le seguenti prescrizioni:
    • integrazione tra spazi aperti e edifici;
    • realizzazione di tessuti compatti e integrati con il contesto;
    • gli orientamenti degli edifici non dovranno precludere il mantenimento delle visuali;
    • dovrà essere prioritario nelle nuove costruzioni l'utilizzo e l'integrazione di impianti di energia rinnovabile (termica solare e fotovoltaica) nonché l'uso di materiali e tecniche di bioedilizia utilizzando un linguaggio architettonico che ben si integri con il contesto paesaggistico circostante;
    • per le sistemazioni a verde e per gli interventi di mitigazione, da eseguire secondo le indicazioni per il trattamento del suolo di cui al Titolo VI delle presenti norme, dovranno essere utilizzate essenze tipiche dei luoghi coerenti con il contesto ecologico locale;
    • le aree destinate a parcheggio dovranno essere alberate e comunque progettate e integrate con il sistema del verde;
    • limitare al minimo indispensabile le superfici impermeabili;
    • utilizzare per le pavimentazioni dei piazzali materiali adeguati di colore chiaro in sintonia con il contesto;
    • garantire il mantenimento della funzionalità idraulica e dell'equilibrio idrogeologico legato al reticolo idraulico principale e alla rete scolante superficiale.
    • in caso di realizzazione di nuovi interventi e/o interventi sul patrimonio edilizio esistente in aree a pericolosità idraulica molto elevata o elevata, ovvero in aree a pericolosità per alluvioni frequenti o poco frequenti, in coerenza con quanto indicato dalla L.R. 41/2018, dovrà essere applicato un franco di sicurezza idoneo rispetto al massimo livello idrometrico duecentennale atteso, salvo diversa specificazione all'interno delle schede norma.

8 - Destinazioni d'uso:

  • - L'articolazione delle destinazioni d'uso ammesse, in riferimento al Titolo IV delle presenti norme, dovrà essere compatibile con il Sottosistema di appartenenza.
  • - Rispetto al dimensionamento complessivo le attività commerciali di media distribuzione (Tc) e/o le attività direzionali (Td) non potranno avere una superficie lorda di pavimento (Sul) superiore al 20% della superficie coperta (Sc) lasciando invariata la quantità di superficie coperta massima ammessa.

9 - Dotazioni di parcheggi e verde:

  • - i parcheggi (Ms) e le aree di verde pubblico (Vg), individuati nelle Tavv. b3 e b4 "Usi del suolo e modalità di intervento" sono riferiti agli standard minimi per le attività industriali/artigianali (I) ai sensi del DM144/68 calcolati complessivamente per l'area produttiva del Piano;
  • - nelle singole aree, qualora non indicati o non sufficienti, gli standard da cedere (parcheggi e verde) dovranno essere realizzati nel rispetto dei parametri minimi di cui all'art. 4 delle presenti norme;
  • - per quanto riguarda la dotazione di parcheggi riferite alle attività commerciali (Tc), ai sensi del DM144/68, queste dovranno essere alberate e individuate in sede di progetto nel rispetto dei parametri minimi di cui all'art.4 delle presenti norme;
  • - per la dotazione di parcheggi privati vale quanto indicato all'art.5 delle presenti NTA.

10 - Impianti di energia rinnovabile non funzionali all'autoconsumo

  • - in coerenza con le prescrizioni specifiche di fattibilità geologica, idraulica e sismica, nelle aree di AT, individuate nelle Tavole b3 e b4 "Usi del suolo e modalità di intervento", sono ammessi impianti di energia rinnovabile non funzionali all'autoconsumo secondo i criteri dell'art. 49.1 delle presenti norme.
  • - In tal caso, in conformità con l'art. 52 comma 3 bis del Piano Strutturale, la potenzialità edificatoria viene eliminata o sostanzialmente ridotta tenendo conto che il rapporto di copertura (Rc) delle singole aree non potrà essere superiore al 40% della Superficie fondiaria (Sf).

11 - Articolazione delle aree

- AT4.1

- Parametri urbanistici:

Sc max mq. 9.035

SE max mq. 9.940

Altezza massima: vale quanto prescritto all'art. 18 delle presenti NTA

- Aree di standard minime:

parcheggi pubblici mq. 3.265

- Opere di urbanizzazione da realizzare oltre agli standard:

nuovo tratto stradale (mq. 1.085) come individuato nelle Tavv.b3 e b4 "Usi del suolo e modalità di intervento"

- Modalità di intervento:

Piano di Lottizzazione

Criteri di fattibilità in relazione agli aspetti geologici

L'area è caratterizzata da pericolosità geologica elevata (G.3) pertanto è necessario rispettare i criteri generali di seguito indicati, oltre a quelli già previsti dalla pianificazione di bacino.

La fattibilità degli interventi di nuova edificazione o nuove infrastrutture a sviluppo lineare e a rete è subordinata all'esito di studi, rilievi e indagini geognostiche e geofisiche, effettuate in fase di intervento edilizio diretto e finalizzate alla verifica delle effettive caratteristiche geomeccaniche scadenti, che potrebbero originare cedimenti e cedimenti differenziali o particolari rigonfiamenti e ritiri del terreno di fondazione.

Qualora dagli studi, dai rilievi e dalle indagini ne emerga l'esigenza, la fattibilità degli interventi di nuova edificazione o nuove infrastrutture a sviluppo lineare e a rete è subordinata alla preventiva realizzazione degli interventi di messa in sicurezza.

Gli interventi di messa in sicurezza, che sono individuati e dimensionati in sede di intervento edilizio diretto sono tali da:

1) non pregiudicare le condizioni di stabilità nelle aree adiacenti;

2) non limitare la possibilità di realizzare interventi definitivi di stabilizzazione del terreno;

3) consentire la manutenzione delle opere di messa in sicurezza.

Il raggiungimento delle condizioni di sicurezza costituisce il presupposto per il rilascio di titoli abilitativi.

Aspetti idraulici:

in tutta l'area dovrà essere realizzato un adeguato sistema di smaltimento delle acque meteoriche, sia nelle parti permeabili che in quelle impermeabilizzate, collegato al reticolo idraulico superficiale esistente; compatibilmente con le destinazioni d'uso, si dovrà assicurare la trasparenza idraulica delle pavimentazioni esterne.

eventuali opere di attraversamento del reticolo superficiale insistente sull'area dovranno essere dimensionate in modo tale da non causare restringimento della sezione dei corsi d'acqua e consentire il transito della portata di piena con tempo di ritorno duecentennale, come previsto dall'art. 93.2; è vietato il tombamento, anche parziale, dei corsi d'acqua insistenti sull'area.

Per i corsi d'acqua non appartenenti al reticolo idrografico regionale di cui alla L.R: 79/2012 dovrà essere garantita un'adeguata manutenzione dei tratti insistenti sull'area al fine di evitare la diffusione di vegetazione infestante con conseguente diminuzione della capacità di deflusso della sezione idraulica.

Nelle aree ricadenti in pericolosità da alluvioni elevata o media (come da elaborati della Relazione geologico tecnica di supporto alla variante al RU) la realizzazione degli interventi di trasformazione previsti è subordinata al rispetto delle specifiche condizioni di cui alla L.R. 41/2018 s.m.i. L'intervento strutturale di mitigazione del rischio idraulico di cui all'art. 105.1 risulta necessario anche a seguito degli studi di supporto alla variante al RU, ma esso dovrà essere ricalibrato in funzione delle nuove pericolosità.

Criteri di fattibilità in relazione agli aspetti sismici

L'area è caratterizzata da pericolosità sismica locale elevata (S3), pertanto in sede di intervento edilizio diretto sono da studiare e approfondire i seguenti aspetti:

• per quanto riguarda i terreni di fondazione particolarmente scadenti, devono essere effettuate adeguate indagini geognostiche e verifiche geotecniche finalizzate alle verifiche dei cedimenti;

• per quanto riguarda le zone stabili suscettibili di amplificazione locale, caratterizzate da un alto contrasto di impedenza sismica tra copertura e substrato rigido o entro le coperture stesse entro alcune decine di metri, dovrà essere effettuata una specifica campagna di indagini geofisiche (quali, ad esempio, profili sismici a riflessione o rifrazione, prove sismiche in foro e, ove risultino significative, profili MASW, o MASW-ESAC o interpretazioni congiunte MASW-ESAC e HVSR) e geognostiche che definiscano spessori, geometrie e velocità sismiche dei litotipi sepolti per valutare l'entità del (o dei) contrasti di rigidità sismica tra coperture e bedrock sismico o entro le coperture stesse.

Nelle zone di bordo della valle è preferibile l'utilizzo di prove geofisiche di superficie capaci di effettuare una ricostruzione bidimensionale del sottosuolo, quale quella sismica a rifrazione o riflessione.

La valutazione dell'azione sismica (NTC 2018, paragrafo 3.2), da parte del progettista, è supportata da specifiche analisi di risposta sismica locale (in conformità NTC 2018, paragrafo 3.2.2 e paragrafo 7.11.3), nelle fasi di piano attuativo o progettuali.

È prescrittivo che lo studio di Risposta Sismica Locale (RSL) sia eseguito in modo unitario su tutta l'area interessata dalla variante di R.U.

Criteri di fattibilità in relazione a problematiche connesse alla risorsa idrica

Nell'area interessata dalla Variante di R.U. la risorsa idrica non risulta particolarmente esposta e non presenta un basso grado di protezione, pertanto tutti gli interventi previsti sono fattibili senza alcuna prescrizione particolare in relazione alle problematiche connesse alla risorsa idrica.

In ogni caso la fattibilità degli interventi è subordinata a contenere i possibili rischi d'inquinamento.

Il PTC della Provincia di Siena esclude tutta la zona rilevata per la Variante di R.U. in progetto dalle aree sensibili, pertanto non esiste alcun vincolo a tal riguardo.

Prescrizioni ambientali e mitigazione delle risorse

Componente aria

Gli spazi a verde e gli spazi della sosta dovranno essere realizzati prevedendo l'utilizzo di specifiche specie arboree, che nel rispetto del contesto paesaggistico ed ambientale di riferimento, consentano l'assorbimento degli inquinanti in atmosfera come indicato nella Delibera di Giunta Regionale nr. 1269 del 19.11.2018 - DCR 18 luglio 2018, n. 72 PRQA - Piano regionale per la Qualità dell'Aria in Toscana - Attuazione intervento Piano U3) Indirizzi per la piantumazione di specifiche specie arboree in aree urbane per l'assorbimento di particolato e ozono. Approvazione Linee Guida.

Sistema delle acque

Risorsa idropotabile: gli impianti per la distribuzione dell'acqua potabile all'interno degli edifci dovranno essere dotati di dispositivi per limitarne i consumi. A titolo esemplificativo si possono indicare i seguenti:

Vaso WC a ridotto consumo idrico/sciacquoni a basso flusso o a flusso differenziato;

Rubinetteria a basso consumo;

Docce a flusso ridotto;

Riduttori di flusso;

Frangigetto;

Riduttori di pressione.

Recupero delle acque meteoriche: si dovranno prevedere idonei sistemi di raccolta delle acque meteoriche correttamente dimensionati secondo le idroesigenze degli spazi verdi.

Suolo

Gli spazi a parcheggio, pubblici e privati, dovranno essere realizzati con tecnologie e materiali che evitino la completa impermeabilizzazione del suolo, nel rispetto dei requisiti di sicurezza e di accesso ai fabbricati e ai relativi spazi pertinenziali.

Risparmio energetico

Si dovranno utilizzare sia sistemi e soluzioni costruttive a basso consumo energetico che sistemi per la produzione di energia da fonti rinnovabili. A titolo esemplificativo si possono indicare i seguenti:

Illuminazione con tecnologia a led;

Sistemi di riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria a basso consumo energetico (caldaie a condensazione, pompe di calore, ecc.);

Utilizzo di tecnologie e sistemi architettonici ad alta efficienza energetica;

Sistemi per la produzione di energia da fonti rinnovabili (fotovoltaico, solare termico, sonde geotermiche, ecc.)

- AT4.2

Intervento in corso di attuazione e convenzionato il 16.05.2019 Rep. nr. 1302/2019

- Parametri urbanistici:

Sc max mq.1.696

SE max mq. 1.866

Altezza massima: vale quanto prescritto all'art. 18 delle presenti NTA

- Aree di standard minime:

parcheggi pubblici mq. 705

- Modalità di intervento:

Piano di Lottizzazione

Criteri di fattibilità in relazione agli aspetti geologici

L'area è caratterizzata da pericolosità geologica elevata (G.3) pertanto è necessario rispettare i criteri generali di seguito indicati, oltre a quelli già previsti dalla pianificazione di bacino.

La fattibilità degli interventi di nuova edificazione o nuove infrastrutture a sviluppo lineare e a rete è subordinata all'esito di studi, rilievi e indagini geognostiche e geofisiche, effettuate in fase di intervento edilizio diretto e finalizzate alla verifica delle effettive caratteristiche geomeccaniche scadenti, che potrebbero originare cedimenti e cedimenti differenziali o particolari rigonfiamenti e ritiri del terreno di fondazione.

Qualora dagli studi, dai rilievi e dalle indagini ne emerga l'esigenza, la fattibilità degli interventi di nuova edificazione o nuove infrastrutture a sviluppo lineare e a rete è subordinata alla preventiva realizzazione degli interventi di messa in sicurezza.

Gli interventi di messa in sicurezza, che sono individuati e dimensionati in sede di intervento edilizio diretto sono tali da:

1) non pregiudicare le condizioni di stabilità nelle aree adiacenti;

2) non limitare la possibilità di realizzare interventi definitivi di stabilizzazione del terreno;

3) consentire la manutenzione delle opere di messa in sicurezza.

Il raggiungimento delle condizioni di sicurezza costituisce il presupposto per il rilascio di titoli abilitativi.

Aspetti idraulici:

In tutta l'area dovrà essere realizzato un adeguato sistema di smaltimento delle acque meteoriche, sia nelle parti permeabili che in quelle impermeabilizzate, collegato al reticolo idraulico superficiale o a quello fognario esistente; compatibilmente con le destinazioni d'uso, si dovrà assicurare la trasparenza idraulica delle pavimentazioni esterne.

Criteri di fattibilità in relazione agli aspetti sismici

L'area è caratterizzata da pericolosità sismica locale elevata (S3), pertanto in sede di intervento edilizio diretto sono da studiare e approfondire i seguenti aspetti:

• per quanto riguarda i terreni di fondazione particolarmente scadenti, devono essere effettuate adeguate indagini geognostiche e verifiche geotecniche finalizzate alle verifiche dei cedimenti;

• per quanto riguarda le zone stabili suscettibili di amplificazione locale, caratterizzate da un alto contrasto di impedenza sismica tra copertura e substrato rigido o entro le coperture stesse entro alcune decine di metri, dovrà essere effettuata una specifica campagna di indagini geofisiche (quali, ad esempio, profili sismici a riflessione o rifrazione, prove sismiche in foro e, ove risultino significative, profili MASW, o MASW-ESAC o interpretazioni congiunte MASW-ESAC e HVSR) e geognostiche che definiscano spessori, geometrie e velocità sismiche dei litotipi sepolti per valutare l'entità del (o dei) contrasti di rigidità sismica tra coperture e bedrock sismico o entro le coperture stesse.

Nelle zone di bordo della valle è preferibile l'utilizzo di prove geofisiche di superficie capaci di effettuare una ricostruzione bidimensionale del sottosuolo, quale quella sismica a rifrazione o riflessione.

La valutazione dell'azione sismica (NTC 2018, paragrafo 3.2), da parte del progettista, è supportata da specifiche analisi di risposta sismica locale (in conformità NTC 2018, paragrafo 3.2.2 e paragrafo 7.11.3), nelle fasi di piano attuativo o progettuali. È prescrittivo che lo studio di Risposta Sismica Locale (RSL) sia eseguito in modo unitario su tutta l'area interessata dalla variante di R.U. 

Criteri di fattibilità in relazione a problematiche connesse alla risorsa idrica

Nell'area interessata dalla Variante di R.U. la risorsa idrica non risulta particolarmente esposta e non presenta un basso grado di protezione, pertanto tutti gli interventi previsti sono fattibili senza alcuna prescrizione particolare in relazione alle problematiche connesse alla risorsa idrica.

In ogni caso la fattibilità degli interventi è subordinata a contenere i possibili rischi d'inquinamento.

Il PTC della Provincia di Siena esclude tutta la zona rilevata per la Variante di R.U. in progetto dalle aree sensibili, pertanto non esiste alcun vincolo a tal riguardo.

Prescrizioni ambientali e mitigazione delle risorse

Componente aria

Gli spazi a verde e gli spazi della sosta dovranno essere realizzati prevedendo l'utilizzo di specifiche specie arboree, che nel rispetto del contesto paesaggistico ed ambientale di riferimento, consentano l'assorbimento degli inquinanti in atmosfera come indicato nella Delibera di Giunta Regionale nr. 1269 del 19.11.2018 - DCR 18 luglio 2018, n. 72 PRQA - Piano regionale per la Qualità dell'Aria in Toscana - Attuazione intervento Piano U3) Indirizzi per la piantumazione di specifiche specie arboree in aree urbane per l'assorbimento di particolato e ozono. Approvazione Linee Guida.

Sistema delle acque

Risorsa idropotabile: gli impianti per la distribuzione dell'acqua potabile all'interno degli edifci dovranno essere dotati di dispositivi per limitarne i consumi. A titolo esemplificativo si possono indicare i seguenti:

Vaso WC a ridotto consumo idrico/sciacquoni a basso flusso o a flusso differenziato;

Rubinetteria a basso consumo;

Docce a flusso ridotto;

Riduttori di flusso;

Frangigetto;

Riduttori di pressione.

Recupero delle acque meteoriche: si dovranno prevedere idonei sistemi di raccolta delle acque meteoriche correttamente dimensionati secondo le idroesigenze degli spazi verdi.

Suolo

Gli spazi a parcheggio, pubblici e privati, dovranno essere realizzati con tecnologie e materiali che evitino la completa impermeabilizzazione del suolo, nel rispetto dei requisiti di sicurezza e di accesso ai fabbricati e ai relativi spazi pertinenziali.

Risparmio energetico

Si dovranno utilizzare sia sistemi e soluzioni costruttive a basso consumo energetico che sistemi per la produzione di energia da fonti rinnovabili. A titolo esemplificativo si possono indicare i seguenti:

Illuminazione con tecnologia a led;

Sistemi di riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria a basso consumo energetico (caldaie a condensazione, pompe di calore, ecc.);

Utilizzo di tecnologie e sistemi architettonici ad alta efficienza energetica;

Sistemi per la produzione di energia da fonti rinnovabili (fotovoltaico, solare termico, sonde geotermiche, ecc.)

- AT4.4

- Parametri urbanistici:

Sc max mq.5.830

SE max mq. 6.414

Altezza massima: vale quanto prescritto all'art. 18 delle presenti NTA

- Aree di standard minime:

parcheggi pubblici mq. 1.718

- Opere di urbanizzazione da realizzare oltre agli standard:

nuovo tratto stradale (mq. 1.775) come individuato nelle Tav. b3 "Usi del suolo e modalità di intervento"

- Modalità di intervento:

Piano di Lottizzazione

Criteri di fattibilità in relazione agli aspetti geologici

L'area è caratterizzata da pericolosità geologica elevata (G.3) pertanto è necessario rispettare i criteri generali di seguito indicati, oltre a quelli già previsti dalla pianificazione di bacino.

La fattibilità degli interventi di nuova edificazione o nuove infrastrutture a sviluppo lineare e a rete è subordinata all'esito di studi, rilievi e indagini geognostiche e geofisiche, effettuate in fase di intervento edilizio diretto e finalizzate alla verifica delle effettive caratteristiche geomeccaniche scadenti, che potrebbero originare cedimenti e cedimenti differenziali o particolari rigonfiamenti e ritiri del terreno di fondazione.

Qualora dagli studi, dai rilievi e dalle indagini ne emerga l'esigenza, la fattibilità degli interventi di nuova edificazione o nuove infrastrutture a sviluppo lineare e a rete è subordinata alla preventiva realizzazione degli interventi di messa in sicurezza.

Gli interventi di messa in sicurezza, che sono individuati e dimensionati in sede di intervento edilizio diretto sono tali da:

1) non pregiudicare le condizioni di stabilità nelle aree adiacenti;

2) non limitare la possibilità di realizzare interventi definitivi di stabilizzazione del terreno;

3) consentire la manutenzione delle opere di messa in sicurezza.

Il raggiungimento delle condizioni di sicurezza costituisce il presupposto per il rilascio di titoli abilitativi.

Aspetti idraulici:

– Nelle aree ricadenti in pericolosità da alluvioni elevata o media (come da elaborati della Relazione geologico tecnica di supporto alla variante al RU) la realizzazione degli interventi di trasformazione previsti è subordinata al rispetto delle specifiche condizioni di cui alla L.R. 41/2018 s.m.i.

In tutta l'area dovrà essere realizzato un adeguato sistema di smaltimento delle acque meteoriche, sia nelle parti permeabili che in quelle impermeabilizzate, collegato al reticolo idraulico superficiale o a quello fognario esistente; compatibilmente con le destinazioni d'uso, si dovrà assicurare la trasparenza idraulica delle pavimentazioni esterne.

Criteri di fattibilità in relazione agli aspetti sismici

L'area è caratterizzata da pericolosità sismica locale elevata (S3), pertanto in sede di intervento edilizio diretto sono da studiare e approfondire i seguenti aspetti:

• per quanto riguarda i terreni di fondazione particolarmente scadenti, devono essere effettuate adeguate indagini geognostiche e verifiche geotecniche finalizzate alle verifiche dei cedimenti;

• per quanto riguarda le zone stabili suscettibili di amplificazione locale, caratterizzate da un alto contrasto di impedenza sismica tra copertura e substrato rigido o entro le coperture stesse entro alcune decine di metri, dovrà essere effettuata una specifica campagna di indagini geofisiche (quali, ad esempio, profili sismici a riflessione o rifrazione, prove sismiche in foro e, ove risultino significative, profili MASW, o MASW-ESAC o interpretazioni congiunte MASW-ESAC e HVSR) e geognostiche che definiscano spessori, geometrie e velocità sismiche dei litotipi sepolti per valutare l'entità del (o dei) contrasti di rigidità sismica tra coperture e bedrock sismico o entro le coperture stesse.

Nelle zone di bordo della valle è preferibile l'utilizzo di prove geofisiche di superficie capaci di effettuare una ricostruzione bidimensionale del sottosuolo, quale quella sismica a rifrazione o riflessione.

La valutazione dell'azione sismica (NTC 2018, paragrafo 3.2), da parte del progettista, è supportata da specifiche analisi di risposta sismica locale (in conformità NTC 2018, paragrafo 3.2.2 e paragrafo 7.11.3), nelle fasi di piano attuativo o progettuali. È prescrittivo che lo studio di Risposta Sismica Locale (RSL) sia eseguito in modo unitario su tutta l'area interessata dalla variante di R.U.

Criteri di fattibilità in relazione a problematiche connesse alla risorsa idrica

Nell'area interessata dalla Variante di R.U. la risorsa idrica non risulta particolarmente esposta e non presenta un basso grado di protezione, pertanto tutti gli interventi previsti sono fattibili senza alcuna prescrizione particolare in relazione alle problematiche connesse alla risorsa idrica.

In ogni caso la fattibilità degli interventi è subordinata a contenere i possibili rischi d'inquinamento.

Il PTC della Provincia di Siena esclude tutta la zona rilevata per la Variante di R.U. in progetto dalle aree sensibili, pertanto non esiste alcun vincolo a tal riguardo.

Prescrizioni ambientali e mitigazione delle risorse

Componente aria

Gli spazi a verde e gli spazi della sosta dovranno essere realizzati prevedendo l'utilizzo di specifiche specie arboree, che nel rispetto del contesto paesaggistico ed ambientale di riferimento, consentano l'assorbimento degli inquinanti in atmosfera come indicato nella Delibera di Giunta Regionale nr. 1269 del 19.11.2018 - DCR 18 luglio 2018, n. 72 PRQA - Piano regionale per la Qualità dell'Aria in Toscana - Attuazione intervento Piano U3) Indirizzi per la piantumazione di specifiche specie arboree in aree urbane per l'assorbimento di particolato e ozono. Approvazione Linee Guida.

Sistema delle acque

Risorsa idropotabile: gli impianti per la distribuzione dell'acqua potabile all'interno degli edifici dovranno essere dotati di dispositivi per limitarne i consumi. A titolo esemplificativo si possono indicare i seguenti:

Vaso WC a ridotto consumo idrico/sciacquoni a basso flusso o a flusso differenziato;

Rubinetteria a basso consumo;

Docce a flusso ridotto;

Riduttori di flusso;

Frangigetto;

Riduttori di pressione.

Recupero delle acque meteoriche: si dovranno prevedere idonei sistemi di raccolta delle acque meteoriche correttamente dimensionati secondo le idroesigenze degli spazi verdi.

Suolo

Gli spazi a parcheggio, pubblici e privati, dovranno essere realizzati con tecnologie e materiali che evitino la completa impermeabilizzazione del suolo, nel rispetto dei requisiti di sicurezza e di accesso ai fabbricati e ai relativi spazi pertinenziali.

Risparmio energetico

Si dovranno utilizzare sia sistemi e soluzioni costruttive a basso consumo energetico che sistemi per la produzione di energia da fonti rinnovabili. A titolo esemplificativo si possono indicare i seguenti:

Illuminazione con tecnologia a led;

Sistemi di riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria a basso consumo energetico (caldaie a condensazione, pompe di calore, ecc.);

Utilizzo di tecnologie e sistemi architettonici ad alta efficienza energetica;

Sistemi per la produzione di energia da fonti rinnovabili (fotovoltaico, solare termico, sonde geotermiche, ecc.)

- AT4.7

Intervento decaduto ai sensi dei commi 5 e 6 dell'articolo 55 della LR 1/2005 dal 21.05.2019 alla maturazione del quinquennio di validità delle previsioni di trasformazione degli assetti insediativi in quanto sottoposto a successiva pianificazione attuativa

Sc max mq.11.000 Altezza massima: vale quanto prescritto all'art. 20 comma 2 delle presenti NTA - Aree di standard minime: parcheggi pubblici mq. 2405 verde pubblico mq. 3.743 - Criteri e prescrizioni specifiche: l'intervento di nuova edificazione potrà essere realizzato anche in aderenza all'edificio esistente. Per l'area libera individuata nella Tavola "b4 - Usi del suolo e modalità di intervento" con funzione prevalente di "varco visuale", destinata alla realizzazione di interventi di mitigazione del rischio idraulico (art. 105.2 delle presenti NTA) e, per una piccola parte, a verde pubblico si prescrive che il trattamento di suolo e le eventuali alberature non dovranno essere da ostacolo alla funzione prevalente di "varco visuale". - Interventi sul patrimonio edilizio esistente: sono ammessi interventi di riqualificazione di tipo 2 (rq2 - art. 83.2 comma 4 delle presenti NTA) oltre a interventi di demolizione e ricostruzione senza aumento di Sn e di Sc. - Modalità di intervento: Piano di Lottizzazione Prescrizioni specifiche di Fattibilità geologica idraulica e sismica Aspetti geologici: Fattibilità F.2 - gli interventi previsti sono sottoposti ai normali vincoli di cui all'Art.100.1.2 delle presenti NTA. Gli interventi di sistemazione a verde dell'area Vg possono essere realizzati senza prescrizioni. Aspetti idraulici: in tutta l'area dovrà essere realizzato un adeguato sistema di smaltimento delle acque meteoriche, sia nelle parti permeabili che in quelle impermeabilizzate, collegato al reticolo idraulico superficiale esistente; compatibilmente con le destinazioni d'uso, si dovrà assicurare la trasparenza idraulica delle pavimentazioni esterne. Fattibilità F.4 –Aree a pericolosità idraulica elevata per le quali sono previsti interventi di messa in sicurezza idraulica: la realizzazione degli interventi di trasformazione previsti è subordinata alla preliminare realizzazione dell'intervento di mitigazione del rischio idraulico di cui all'art. 105.2; l'intervento, identificato con la sigla Amri_2, descritto e rappresentato anche nella Relazione Tecnica e nella tavola e10 facenti parte dello Studio Idraulico di supporto al R.U., rappresenta il presupposto fondamentale per l'attuazione dell'intervento di trasformazione all'interno dell' area AT4.7. Aree a pericolosità idraulica molto elevata per le quali sono previsti interventi di messa in sicurezza idraulica: le trasformazioni potranno essere attuate solo dopo la preventiva realizzazione delle opere di difesa idraulica di cui al punto precedente e deperimetrazione delle aree a pericolosità idraulica, da conseguire tramite Variante al RU. Aree a pericolosità idraulica elevata e molto elevata per le quali non sono previsti interventi di messa in sicurezza idraulica: non è consentita realizzazione di nuove volumetrie; per tali aree vale quanto specificato all'Art.100.2.2 delle presenti NTA. Aspetti sismici: Fattibilità F.3 – la realizzazione degli interventi previsti è vincolata alle prescrizioni di cui all'Art. 100.3, comma 2 e comma 3, punto b): - le geometrie e le velocità sismiche dei litotipi sepolti dovranno essere ricostruite attraverso MASW o profili sismici a rifrazione o downhole in base alla tipologia di intervento. - ai fini della definizione del rischio di liquefazione dei terreni si dovrà definire attraverso opportune indagini la granulometria dei terreni costituenti il substrato; dovrà essere determinata ed eventualmente monitorata la presenza di falda idrica superficiale attraverso l'installazione di piezometri. Vulnerabilità degli acquiferi: Classe di sensibilità 3 – Nessun vincolo.