Norme tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico

CAPO I DEFINIZIONI E GENERALITÀ

Art. 50 Disposizioni generali

1 - Le disposizioni relative alle destinazioni d'uso, riportate nelle presenti norme, si applicano ai singoli luoghi in relazione alla loro appartenenza ai differenti Sistemi, Sottosistemi e Ambiti, così come specificato al successivo Titolo V.

2 - Le presenti norme stabiliscono, in relazione al Sottosistema di appartenenza, gli usi consentiti e quelli esclusi. Ove non esplicitamente escluse, oltre alla destinazione prevalente indicata sono ammesse tutte le articolazioni della destinazione prevalente intendendo per destinazione prevalente la destinazione principale indicata per i differenti Sottosistemi.

3 - Per le parti di territorio (edifici e spazi aperti) nelle quali le Tavole "Usi del suolo e modalità d'intervento" riportano esplicitamente una destinazione d'uso, riferita alle articolazioni previste ai successivi articoli, da 51 a 56 questa deve essere intesa come funzione esclusiva In tali casi non si applicano le disposizioni del relativo Sottosistema.

Art. 50.1 Destinazioni d'uso principali

1 - Per destinazioni d'uso si intende l'insieme delle funzioni nelle diverse "Aree" del territorio comunale.

2 - In conformità con l'art. 59 della L.R. 01/2005, le destinazione d'uso si distinguono nelle seguenti categorie:

  • - a) residenziale
  • - b) produttiva
  • - c) commerciale
  • - d) turistico-ricettiva
  • - e) direzionale
  • - f) di servizio
  • - g) commerciale all'ingrosso e depositi
  • - h) agricola e funzioni connesse ai sensi di legge.

3 - Le funzioni di cui al comma 2 vengono articolate ulteriormente nei successivi articoli del presente Titolo al fine di disciplinare i mutamenti di destinazione d'uso.

4 - Sono considerati mutamenti di destinazione d'uso i passaggi dall'una all'altra delle categorie di cui al comma 2 del presente articolo

5 - Gli edifici esistenti destinati a funzioni diverse da quelle ammesse dalle presenti norme non possono essere interessati da interventi eccedenti le manutenzioni fino a quando permanga la destinazione d'uso in contrasto con il presente Regolamento Urbanistico.

Art. 51 Le attività residenziali - R

1 - Ai fini delle presenti norme la destinazione residenziale viene articolata in residenziale abitativo, residenziale di accoglienza e residenziale turistico.

2 - Nella funzione residenziale abitativo rientrano abitazioni permanenti e temporanee e relative pertinenze.

3 - Nella funzione residenziale di accoglienza rientrano convitti, collegi, conventi, case per studenti, foresterie e relative pertinenze.

4 - Nella funzione residenziale turistico rientrano le strutture ricettive extra alberghiere con le caratteristiche della civile abitazione di cui al Titolo II, Capo II, Sezione III della L.R. 42/2000 e cioè:

  • a) esercizi di affittacamere (art.55 L.R. 42/2000);
  • b) case e appartamenti per vacanze (art.56 L.R. 42/2000);
  • c) residenze d'epoca (art. 58 L.R. 42/2000).

Art. 52 Le attività produttive - P

1 - Ai fini delle presenti norme la destinazione Produttiva viene articolata in industriale e artigianale produttivo e in artigianale di servizio.

2 - Nella funzione industriale e artigianale produttivo rientrano le attività finalizzate alla produzione di beni o servizi oppure alla riparazione o trasformazione di beni o materiali quali fabbriche, officine (comprese carrozzerie), laboratori artigiani e laboratori di riparazione. Si considerano produttivi i corrieri e le aziende di autotrasporto, gli spazi destinati all'esposizione dei beni prodotti, gli uffici strettamente connessi alle attività produttive e ad esse finalizzati, i magazzini e depositi connessi.

3 - Sono attività produttive le aree per attività estrattive e di escavazione (individuate con la sigla Pe e Pes nelle Tavole "Usi del suolo e modalità di intervento") secondo le disposizioni di cui all'art.60.4 delle presenti norme.

4 - Nella funzione artigianale di servizio rientrano le attività artigianali complementari alla residenza che offrono servizi, lavorazioni e assistenza e che si caratterizzano per l'elevato grado di integrazione e compatibilità con la residenza. Rientrano tra queste servizi alla persona, servizi per la conservazione e riparazione di beni di uso comune, laboratori artistici, laboratori che producono alimenti ai fini della vendita diretta, toelette per animali e simili.

Art. 53 Le attività commerciali - Tc

1 - Ai fini delle presenti norme la destinazione commerciale viene articolata in commerciale al dettaglio, commerciale di somministrazione alimenti e bevande, commerciale atipico, vendita diretta di beni di produzione propria. Tali attività sono disciplinate dalla L.R.28/2005 "Codice del commercio" e dal relativo Regolamento d'attuazione DPGR 15R/2009 e s.m.i.. Sono sempre escluse le grandi strutture di vendita e i centri commerciali.

2 - Nella funzione commerciale al dettaglio rientrano le attività svolte da chiunque professionalmente acquista merci in nome e per conto proprio e le rivende direttamente al consumatore finale.

3 - Le attività commerciali al dettaglio si distinguono, sulla base delle strutture in cui esse sono esercitate, in:

  • - esercizi di vicinato (superficie di vendita fino a 300 mq);
  • - medie strutture di vendita (superficie di vendita compresa tra 301 mq e 1.500 mq).

4 - Nella funzione somministrazione alimenti e bevande rientrano le attività commerciali nelle quali la vendita è finalizzata al consumo sul posto in uno spazio aperto al pubblico. Rientrano tra questi ristoranti, trattorie, pizzerie, tavole calde, bar, caffè, pasticcerie, gelaterie, birrerie, paninoteche, enoteche e simili.

5 - Nella funzione commerciale atipico rientrano quelle particolari attività commerciali al dettaglio che, ai sensi dell'art.21 comma 3 della L.R. 28/2005, sono esercitabili nella stessa sede unitamente ad attività commerciali all'ingrosso.

6 - Nella funzione vendita diretta di beni di produzione propria rientrano le attività commerciali di beni di produzione propria da parte di imprese industriali/artigianali in locali adiacenti a quelli di produzione.

Art. 53.1 Le attività commerciali all'ingrosso e depositi - Tci

1 - Ai fini delle presenti norme rientrano nella categoria commerciale all'ingrosso e depositi le attività di commercio all'ingrosso magazzini, depositi coperti e all'aperto.

2 - Nella funzione commerciale all'ingrosso e magazzini rientrano le attività svolte da chiunque professionalmente acquista merci in nome e per conto proprio e le rivende ad altri commercianti, all'ingrosso e al dettaglio e ad utilizzatori professionali. Per attività di magazzino si intendono quelle finalizzate in via prevalente o esclusiva al mero stoccaggio di materiali o beni finiti senza che nella stessa unità si effettuino apprezzabili lavorazioni o trasformazioni o commercializzazione al dettaglio, rientrano tra queste le attività di rimessaggio di automezzi e veicoli comprensive delle attività di noleggio degli stessi.

3 - Nella funzione depositi all'aperto rientrano le attività di mero stoccaggio di materiali e beni finiti all'aperto senza esercizio di alcuna attività commerciale e senza significative trasformazioni del suolo.

Art. 54 Le attività turistico-ricettive - Tr

1 - Ai fini delle presenti norme la destinazione turistico-ricettiva si articola in ricettività alberghiera, ricettività extraalberghiera, campeggi e residence ai sensi della L.R. 42/2000 "Testo unico delle leggi regionali in materia di turismo". Si considerano turistico-ricettive le attrezzature di ristoro e per il tempo libero, gli uffici e altre attività strettamente connessi all'attività turistico-ricettiva e ad essa finalizzati.

2 - Nella funzione ricettività alberghiera rientrano alberghi (art. 26 L.R.42/2000) e residenze turistico-alberghiere (art. 27 L.R.42/2000).

3 - Nella funzione ricettività extraalberghiera rientrano case per ferie (art. 47 L.R.42/2000) e ostelli (art. 48 L.R.42/2000).

4 - I residence, i campeggi, le aree di sosta e i parchi vacanza rientrano nella destinazione turistico-ricettiva ai sensi rispettivamente degli articoli 62, 29, 31 e 32 della L.R.42/2000 e s.m.i.

Art. 55 Le attività direzionali - Td

1 - Ai fini delle presenti norme la destinazione direzionale si articola in direzionale privato e direzionale di interesse pubblico.

2 - Nella funzione direzionale privato rientrano uffici e studi professionali, strutture a servizio di attività libero professionali e private in genere.

3 - Nella funzione direzionale di interesse pubblico rientrano sedi di banche, di assicurazioni, di associazioni e uffici in genere che per la funzione svolta e per le condizioni di accessibilità rivestono un interesse pubblico.

Art. 56 Le attività di servizio - S

1 - Ai fini delle presenti norme la destinazione ad attività di Servizio rientrano nella categoria dei servizi le attività e le attrezzature pubbliche di qualsiasi tipo e natura nonché le attività private che offrono servizi o attrezzature che rivestono interesse pubblico.

2 - Ai fini della presente disciplina la destinazione Servizi si articola, sulla base della tipologia di servizio prestato come indicato all'art.58.1 delle presenti norme.

Art. 57 Le attività agricole e funzioni connesse - A

1 - Ai fini delle presenti norme rientrano nelle attività agricole le attività finalizzate allo sfruttamento razionale e organizzato della capacità produttiva del suolo sia per la coltivazione di specie vegetali sia per finalità di allevamento. Ai fini della presente disciplina la destinazione agricola si articola in agricola produttiva e agricola connesse.

2 - Nella funzione agricola produttiva rientrano la produzione agraria e l'attività di trasformazione, la forestazione, l'allevamento, le attività di colture floro-vivaistiche, le residenze rurali e gli annessi (cantine, frantoi, serre, silos, serbatoi idrici, locali per la conservazione e la prima trasformazione dei prodotti agricoli e zootecnici, ricoveri degli animali e costruzioni per allevamenti zootecnici).

3 - Nella funzione agricola connessa rientrano l'agriturismo, l'agricampeggio, l'acquacoltura, i maneggi, le attività di trasformazione di beni direttamente prodotti dall'imprenditore agricolo riconosciute valide in base al Programma Aziendale approvato. Ai sensi dell'art. 2 della L.R. 30/2003 e s.m.i. sono attività agrituristiche:

  • - l'alloggio in appositi locali aziendali
  • - l'ospitalità di campeggiatori in spazi aperti
  • - l'organizzazione di attività didattiche, divulgative, culturali, sociali, tradizionali, di turismo religioso culturale, ricreative, di pratica sportiva, di escursionismo e di ippoturismo, di servizio per le comunità locali
  • - la somministrazione di pasti, alimenti e bevande, degustazioni e assaggi
  • - l'organizzazione di eventi promozionali di prodotti aziendali integrati da prodotti delle aziende agricole locali nonché da prodotti di origine e/o certificati toscani nel rispetto del sistema della filiera corta
  • - le fattorie didattiche.

CAPO II SERVIZI E SPAZI SCOPERTI DI USO PUBBLICO

Art. 58 Generalità e criteri di intervento

1 - Il Regolamento Urbanistico indica come spazi scoperti di uso pubblico a verde e Servizi di uso pubblico aree già destinate a questo uso e altre di nuovo impianto.

2 - Nei casi in cui nelle Tavole "Usi e modalità di intervento" venga indicata una doppia sigla si intendono ammesse entrambe le destinazioni su livelli distinti.

3 - Ai fini della verifica degli standard di cui agli articoli 58.1 "Articolazione dei Servizi e delle attrezzature di uso pubblico", 58.2 "Articolazione degli spazi scoperti d'uso pubblico a verde", 58.3 "Articolazione delle infrastrutture di servizio al Sistema della mobilità" l'area deve essere conteggiata nel seguente modo:

  • - due volte se su livelli distinti ed entrambe di uso pubblico;
  • - al 50% nel caso di due destinazioni, entrambe di uso pubblico, distribuite sullo stesso livello.

4 - Criteri per le aree dei Servizi di uso pubblico:

  • - qualora nelle Tavole "Usi del suolo e modalità di intervento" venga indicata la sola sigla S senza alcuna ulteriore specifica si intendono ammesse tutte le articolazioni dei Servizi di cui al successivo articolo 58.1 con l'esclusione dei Servizi cimiteriali e dei Servizi sportivi coperti.
  • - per le aree Sa (Servizi amministrativi), Sd (Servizi ricreativi, culturali), Sh (Servizi per l'assistenza socio-sanitari) Sta (Servizi per l'accoglienza turistica) l'Amministrazione comunale potrà consentire il cambio di destinazione dall'uno all'altro dei servizi sopra elencati senza che questo costituisca Variante al presente Regolamento Urbanistico;
  • - le nuove costruzioni dovranno essere dimensionate tenendo conto dell'effettiva necessità e funzionalità nel rispetto dei valori ambientali e del contesto urbanistico e comunque con un rapporto di copertura massimo del 50%. Nella progettazione dei nuovi edifici dovranno essere utilizzati metodi per la produzione di energia rinnovabile adottando soluzioni progettuali integrate all'architettura e compatibili con il contesto paesistico e rispettando gli standard minimi di legge;
  • - dovrà essere posta particolare attenzione alla definizione delle sistemazioni esterne (pavimentazioni, piantumazioni, recinzioni, elementi di arredo urbano e illuminazione). Il verde esistente ad alto fusto, se coerente con il contesto ecologico locale, dovrà essere mantenuto e reintegrato;
  • - gli interventi sono attuati, da parte dell'Amministrazione comunale o da privato convenzionato, per intervento diretto sulla base di progetto preliminare, definitivo ed esecutivo;
  • - per tutti gli edifici esistenti, salvo diversa specifica prescrizione, sono consentiti interventi fino alla ristrutturazione edilizia oltre a tutti gli interventi necessari al superamento delle barriere architettoniche ai sensi dell'art. 80 delle presenti N.T.A. Per particolari esigenze della pubblica Amministrazione è ammessa la demolizione con o senza ricostruzione purché si tratti di edifici non di pregio architettonico o storico-documentale e comunque non sottoposti a tutela;
  • - per gli edifici notificati o di pregio storico-architettonico sono consentiti interventi di manutenzione ordinaria e restauro.

5 - Criteri per l'assegnazione delle Fattibilità: la fattibilità geologica, idraulica e sismica relativa alle aree dei Servizi di uso pubblico in relazione ai tipi di intervento e alle condizioni di pericolosità geomorfologica e idraulica riscontrate dovrà avvenire secondo i criteri di cui alla tabella dell'Art.103 comma 3 delle presenti NTA.

Art. 58.1 Articolazione dei Servizi e delle attrezzature di uso pubblico - S

1 - Sono le aree individuate nelle Tavole "Usi e modalità di intervento" destinate a Servizi di uso pubblico e che contribuiscono al soddisfacimento degli standard ai sensi del DM 1444/68.

2 - L'eventuale numero progressivo apposto alla sigla indica la presenza di norme specifiche singolarmente disciplinate ai commi successivi all'interno della specifica tipologia di Servizi.

3 - All'interno di tutte le aree di Servizio sono ammesse le necessarie attrezzature di supporto allo svolgimento della funzione specifica.

4 - Sa - Servizi amministrativi: comprendono uffici amministrativi pubblici, servizi della protezione civile, della finanza, per la pubblica sicurezza e militari, tribunali, archivi e servizi tecnico-amministrativi in genere.

5 - Sb - Servizi per l'istruzione di base: comprendono: scuole materne, scuole dell'obbligo sia pubbliche che private. All'interno di tali aree si applicano le norme di legge sull'edilizia scolastica vigenti al momento dell'attuazione. Gli edifici possono essere adibiti esclusivamente ad usi scolastici e parascolastici. Le aree libere possono essere destinate a giardini, aree per attività parascolastiche e sportive, parcheggi di supporto.

6 - Sc - Servizi cimiteriali: comprendono tutte le aree e le attrezzature connesse con la sepoltura, le cremazioni e il commiato. Sono considerati servizi cimiteriali anche gli uffici cimiteriali, gli alloggi dei guardiani e gli altri servizi specifici e connessi. All'interno delle aree Sc il presente R.U. individua alcune aree per le quali valgono specifiche indicazioni come di seguito indicate:

* Sc1 - Cimitero della Misericordia: viene consentita la realizzazione di "strutture accessorie leggere" (art. 9 comma 2 NTA) necessarie e connesse all'attività della Confraternita di Misericordia realizzate con materiali leggeri ed eco-sostenibili. Sono consentite esclusivamente opere di ancoraggio tali da garantire alla cessazione dell'attività il ripristino della situazione originaria dei luoghi.

7 - Sd - Servizi culturali, sociali e ricreativi: comprendono musei, teatri, auditori, cinema, sale di spettacolo, biblioteche, ludoteche e asili nido, spazi per mostre ed esposizioni, centri sociali, culturali e ricreativi, centri polivalenti, mense, centri servizi e di documentazione, laboratori per la formazione professionale e ateliers. All'interno delle aree Sd il presente R.U. individua alcune aree per le quali valgono specifiche indicazioni come di seguito indicate:

* Sd1 - Corsina: è ammessa, a supporto del nuovo insediamento residenziale, la realizzazione uno spazio a carattere commerciale (Sn max mq. 150) realizzato con materiali leggeri quali legno e metallo.

8 - Sh - Servizi per l'assistenza socio sanitaria: comprendono centri di assistenza, case di riposo, residenze protette e pensionati, poliambulatori. All'interno delle aree Sh il presente R.U. individua alcune aree per le quali valgono specifiche indicazioni come di seguito indicate:

* Sh1 - nell'area è consentita la realizzazione di "strutture accessorie leggere" (art. 9 comma 2 NTA) di tipo didattico-terapeutico (Superficie coperta max mq. 150) realizzate con materiali leggeri ed eco-sostenibili. Sono consentite esclusivamente opere di ancoraggio tali da garantire alla cessazione dell'attività il ripristino della situazione originaria dei luoghi.

9 - Sr - Servizi religiosi: comprendono luoghi per il culto di qualsiasi confessione, centri e circoli parrocchiali, oratori, seminari e conventi.

10 - Ss - Servizi sportivi coperti: sono aree destinate ad impianti sportivi coperti. Comprendono palestre e centri benessere, piscine, palazzi dello sport, campi da gioco coperti, servizi sportivi coperti in genere nonché le relative attrezzature di supporto.

11 - St - Servizi tecnici: comprendono stazioni dei trasporti, impianti tecnici per la distribuzione di acqua, energia elettrica e gas, impianti per il trattamento dei rifiuti, impianti di potabilizzazione, impianti di depurazione, servizi postelegrafonici e telefonici, impianti in genere. All'interno delle aree St il presente R.U individua alcune aree per le quali valgono specifiche indicazioni come di seguito indicate:

* St1 - aree destinate ad impianti di energia rinnovabile;

* St2 - area finalizzata alla realizzazione di canile utilizzando materiali leggeri, eco-sostenibili e coerenti con il contesto paesistico. Dovranno essere realizzati moduli in legno, anche di dimensione variabile ma derivanti da un progetto unitario e uniforme, sono consentite esclusivamente opere di ancoraggio tali da garantire alla cessazione dell'attività il ripristino della situazione originaria dei luoghi;

* St3 - area destinata a isola ecologica.

12 - Sta - Servizi per l'accoglienza turistica: comprendono centri visita e di accoglienza, foresterie, punti di informazione turistica, bookshop, check-point (parcheggi pullman/auto per non residenti, servizi igienici, distributori self-service, pannelli informativi), spazi adibiti alla funzione di "casa madre" per il supporto e l'accoglienza al turismo diffuso.

Art. 58.2 Articolazione degli spazi scoperti d'uso pubblico a verde - V

1 - Sono le aree scoperte individuate nelle Tavole "Usi e modalità di intervento" che presentano caratteri prevalentemente urbani e contribuiscono al soddisfacimento degli standard ai sensi del DM 1444/68. Svolgono funzioni ornamentali, di riequilibrio atmosferico, di svago, di sport, di riposo. Dovranno essere realizzate tenendo conto della loro funzione.

2 - L'eventuale numero progressivo apposto alla sigla indica la presenza di norme specifiche singolarmente disciplinate ai commi successivi all'interno della specifica tipologia di spazi scoperti d'uso pubblico.

3 - Sulla base degli usi specifici il Regolamento Urbanistico riconosce l'articolazione che segue

4 - Vg - giardini: sono aree destinate allo svago e al riposo con attrezzature per la sosta ed eventuali piccole attrezzature per il gioco dei bambini. Tali aree hanno le caratteristiche di impianti prevalentemente disegnati con riferimento al contesto per la trama dei percorsi e le modalità di trattamento della vegetazione, sono sistemate con prati, alberature, zone pavimentate, percorsi ed elementi di arredo urbano. All'interno dei giardini sono ammesse piccole strutture a servizio dell'area (chioschi, edicole, ecc.) con Sc non superiore a mq. 4 realizzate in legno e/o in metallo e, comunque, con tecniche e materiali coerenti con il contesto. Sono ammessi, inoltre, limitate aree non pavimentate adibite a parcheggio. All'interno delle aree Vg il presente R.U. individua alcune aree per le quali valgono specifiche indicazioni come di seguito indicate:

* Vg1 - aree per manifestazioni all'aperto subordinatamente alla stipula di una convenzione con l'Amministrazione Comunale che ne garantisca l'uso pubblico. In tal caso è ammessa la realizzazione di "strutture accessorie leggere" (art. 9 comma 2 NTA) coerenti con il contesto paesistico. Sono consentite esclusivamente opere di ancoraggio tali da garantire alla cessazione dell'attività il ripristino della situazione originaria dei luoghi. Tali aree devono avere le caratteristiche delle aree permeabili di cui all'art.73 delle presenti norme.

* Vg2 - aree costituite da un alternanza aree verdi, spazi di aggregazione con le caratteristiche della piazza e percorsi pedonali di connessione.

5 - Vp - parchi: sono aree di grande estensione destinate alla valorizzazione e fruizione degli ambiti individuati. Nelle aree destinate a "parco" è consentita la realizzazione di strutture di tipo leggero a servizio dell'area (ristoro, attività didattiche e di informazione). Tali strutture dovranno avere, ove possibile, posizione e accessibilità tali da non richiedere la realizzazione di nuovi tratti stradali, potranno occupare una percentuale massima pari a 1% della superficie complessiva dell'impianto e, comunque, non superiore a 300 mq. di Sc, l'altezza massima, ove non sia diversamente specificato, non deve superare ml. 3,50. A supporto e a servizio dell'area potranno anche essere recuperate eventuali costruzioni agricole presenti. E' consentita la collocazione di isole ecologiche, previa verifica di inserimento nell'impianto spaziale complessivo dello spazio verde e di limitate aree non pavimentate adibite a parcheggio di servizio. Nella riorganizzazione di parchi esistenti e nella realizzazione di nuovi si dovrà curare in particolare:

  • - il rapporto con il contesto storico attraverso l'analisi critica delle permanenze e dei materiali naturali ed artificiali dell'impianto storico;
  • - la coerenza dell'articolazione funzionale con le esigenze di tutela del paesaggio e con la morfologia naturale;
  • - la selezione dei materiali naturali e artificiali dal catalogo della tradizione locale;
  • - la coerenza dell'impianto vegetazionale e l'individuazione di logiche d'impianto e di accostamento sulla base di criteri ecologico-dimensionali, formali e funzionali;
  • - la limitazione delle superfici a prato con alberi sparsi a favore dell'aumento di superfici a prato con erba non tagliata e superfici coperte da impianti boscati densi o arbusteti;
  • - lo studio di una adeguata illuminazione;
  • - la protezione della fauna selvatica attraverso sistemazioni del suolo, della copertura vegetazionale, dell'illuminazione, che tengano in dovuto conto le esigenze edafiche della fauna terrestre ed avicola nonché la predisposizione di passaggi per la piccola fauna.

6 - Vo - orti urbani: Per orti urbani si intendono aree in adiacenza o interne agli insediamenti nelle quali è ammessa la realizzazione di orti sociali non recintati per la produzione a fini di autoconsumo nonché per la salvaguardia delle risorse genetiche autoctone. Tali aree dovranno avere le seguenti caratteristiche:

  • - avere posizione ed accessibilità tali da non richiedere la realizzazione di nuovi tratti stradali e da risultare compatibili con il contesto ambientale;
  • - è ammessa la realizzazione di manufatti ad uso ricovero attrezzi semplicemente appoggiati a terra. Sono consentite esclusivamente opere di ancoraggio che non comportino alcuna modificazione dello stato dei luoghi;
  • - allo scopo di minimizzarne l'impatto sul paesaggio, i manufatti dovranno essere realizzati accorpati utilizzando un'unica tipologia. Ogni manufatto, la cui superficie non può superare i mq. 4 (H max ml. 2.20), dovrà essere realizzato in legno con pavimento in terra battuta e copertura in legno o in coppi e tegole;
  • - nei casi nei quali l'area sia inferiore a mq. 500 è ammessa la realizzazione di un unico manufatto ad uso comune;
  • - non è ammesso l'utilizzo di materiali inquinanti, lamiere o altri materiali di riciclo.

7 - Vs - aree sportive scoperte: sono aree destinate ad impianti sportivi all'aperto. Possono essere attrezzate con spazi per la sosta, piazzole, alberature, aree a prato, percorsi pedonali. Nella realizzazione di nuovi aree sportive scoperte si dovrà prevedere quanto segue:

  • - almeno il 30% dell'intera superficie essere sistemata a prato e, nel caso non sia previsto, in area limitrofa, uno spazio di parcheggio adeguato, il 10% a parcheggio alberato;
  • - le recinzioni dovranno essere il più possibile compatibili con il contesto ambientale e realizzate con siepi o con pali infissi semplicemente al suolo e rete metallica, nelle aree urbane i pali potranno essere infissi su un muretto di altezza massima di cm. 60 intonacato o rivestito con materiali idonei;
  • - all'interno delle aree sportive sono ammesse solo le indispensabili attrezzature di supporto (spogliatoi, servizi di ristoro, accettazione);
  • - non sono ammessi palloni pressostatici.
  • - All'interno delle aree Vs il presente R.U. individua alcune aree per le quali valgono specifiche indicazioni come di seguito indicate:

* Vs1 - area sportiva adibita al palio di Casole. In tale area non è ammessa alcuna costruzione neanche a carattere precario ne' la realizzazione di parcheggio.

* Vs2 - in tale area è ammessa la realizzazione di una struttura di supporto al palio con superficie coperta (Sc).max mq 150 e altezza max ml 3.50. La struttura sarà realizzata con materiali leggeri ed eco-sostenibili e dovrà essere collocata in modo tale da non creare impatti e cesure rispetto al paesaggio circostante.

Art. 58.3 Articolazione delle infrastrutture di servizio al Sistema della Mobilità - M

1 - Tra le infrastrutture di servizio al Sistema della Mobilità il presente Regolamento Urbanistico individua nelle Tavole "Usi del suolo e modalità di intervento" le aree pubbliche destinate alla sosta dei veicoli e che contribuiscono al soddisfacimento degli standard ai sensi del DM 1444/68 (parcheggi) e i distributori di carburante esistenti.

2 - I parcheggi possono essere a raso o interrati, destinati totalmente o in parte ai residenti, di servizio al turismo o liberi. All'interno delle aree di parcheggio è consentita la presenza di elementi di arredo urbano e di alberature.

3 - Le aree destinate a parcheggio sono individuate, nelle Tavole "b - Usi del suolo e modalità di intervento", rispettivamente con la sigla Ms e Mp per i parcheggi scoperti e coperti.

4 - Le aree destinate a distributori di carburante sono individuate, nelle Tavole "b - Usi del suolo e modalità di intervento" con la sigla Mc.

5 - L'Amministrazione comunale potrà stabilire, nell'ambito dei parcheggi scoperti Ms individuati nelle Tavole "Usi del suolo e modalità di intervento", di realizzare parcheggi coperti purché la copertura venga comunque mantenuta a parcheggio scoperto.

6 - I parcheggi potranno essere assegnati, sulla base di bandi pubblici, previa convenzione che disciplini le modalità di gestione e manutenzione.

Art. 58.4 Gli spazi scoperti d'uso pubblico pavimentati - piazze Pz

1 - Le piazze sono individuate, nelle Tavole "b - Usi del suolo e modalità di intervento" con la sigla Pz.

2 - Le piazze sono spazi scoperti di uso pubblico a carattere unitario di corredo e complementari al Sistema della Mobilità ma differenziati per forma e funzione dalla viabilità. Sono generalmente pavimentate e adeguatamente illuminate, possono essere attrezzate con elementi di arredo urbano.

3 - Nelle nuove piazze e in quelle esistenti dovranno essere rispettati i seguenti criteri:

  • - garantire il confort del pedone e curare lo studio di una adeguata illuminazione;
  • - l'eventuale sistemazione di alberature dovrà essere valutata sulla base della natura storico-compositiva e architettonica della piazza;
  • - spazi destinati a parcheggio, all'interno delle piazze, sono ammessi solo per aree molto limitate e se questo non compromette la vivibilità complessiva della piazza stessa. L'eventuale disposizione di limitati spazi destinati a carico e scarico merci o di ingresso degli automezzi agli edifici, dovrà essere prevista senza che questi ostacolino i percorsi pedonali ne' condizionino il disegno e l'immagine della piazza;
  • - per eventuali interventi sugli edifici che interessino i fronti prospicienti le piazze dovrà essere presentata una documentazione idonea a controllare gli esiti degli interventi sulle piazze stesse.