Scheda di rilievo degli edifici rurali e delle case sparse
Scheda di Rilievo n° 172
Scheda nº: 172
Toponimo: Bracaleto
Data rilievo e foto: 25/01/2000
Sezione 1 - Descrizione morfologica e tipologica
1.1 Articolazione volumetrica:
Complesso articolato, in pianta e in alzato, disposto linearmente lungo la strada di crinale, esito di interventi realizzati in tempi differenti, a partire dalla prima metà del XIV secolo. All'inizio si trova l'aia, in parte pavimentata in cotto, dalla quale, oltrepassando l'arco di ingresso, si accede ad una prima corte. Alla seconda corte, più piccola e circondata da fabbricati su tre lati, si accede dalla strada tramite il passaggio situato in un corpo ad un solo piano che collega i due edifici principali. Appartengono al podere anche due annessi minori: uno, il meno recente, a ridosso della strada, l'altro, realizzato da poco, sul lato opposto, al limitare del bosco. Elementi essenziali dell'impianto sono inoltre le vasche per l'acqua e la strada, in parte lastricata e sostenuta da un antico muro di contenimento.
1.2 Individuazione unità edilizie:
Due unità principali, come rilevato nel catasto, con residenza al piano primo e rustico sottostante. A queste sono giustapposti gli annessi: fienile e parata; nella prima corte è presente inoltre una tettoia chiusa su due lati. Altri due corpi secondari sono completamente separati dal complesso principale.
1.3 Usi attuali:
Il nucleo residenziale è solo in parte abitato in maniera continuativa; una parte è adibita a struttura ricettiva (agriturismo). Parte del corpo di fabbrica che affaccia sulla prima corte è dismessa, mentre la seconda unità edilizia è apparentemente in corso di ristrutturazione. Le stalle sono adibite a garage; il fienile ha mantenuto il suo uso originario. Uno degli annessi è usato come pollaio. La costruzione più recente è un deposito per l'acqua.
Sezione 2 - Descrizione delle caratteristiche fisiche
2.1 Condizioni generali:
Abbastanza buone tranne la parte in ristrutturazione, soprattutto per quanto riguarda la copertura, e la parte completamente dismessa.
Non vi sono lesioni macroscopiche.
2.2 Sistema degli accessi ai piani superiori:
Scale esterne di forma originaria ma diverse nei materiali nelle parti rifatte (comunque sempre coerenti con il contesto). Piccoli loggiati.
2.3 Coperture:
A due falde in coppi e tegole; nella parte ristrutturata particolare cura nel ripristino del tetto originario.
2.4 Scatola muraria:
Murature perimetrali in pietra ordinaria, in parte intonacate (retro). Voltine a botte a sesto ribassato.
Dalla forma dell'edificato e dalla presenza dell'arco di entrata si può dedurre che originariamente vi fosse una muratura continua che chiudeva del tutto il cortile più grande.
2.5 Aperture:
In generale sembra essere stato mantenuto l'aspetto originario senza particolari interventi di tamponature o forature. Sono altresì presenti tutte le tipologie di aperture tipiche delle case rurali toscane come l'arco, l'architrave in legno sopra porte e finestre, queste ultime sempre piuttosto piccole.
2.6 Infissi:
Dove presenti sono in legno di castagno nello stile tipico senese; porte in legno.
Sezione 3 - Descrizione degli elementi rilevanti e delle compatibilità
3.1 Elementi da conservare e tutelare:
Le vasche per la raccolta delle acque, la pavimentazione a lastroni di pietra delle corti, il lastricato il muro a secco di contenimento della strada, gli archi delle corti (molto bella la prima corte con passaggio architravato sul lato esterno e ad arco sul fronte interno), la pavimentazione in cotto dell'aia, il pilastro di sezione approssimativamente circolare che sostiene la tettoia.
L'articolazione complessiva dell'impianto.
3.2 Elementi da rimuovere e/o trasformare
:All'interno della corte i tramezzi di scarsa qualità che chiudono in parte gli archi al piano terra. L'impatto visivo del deposito dell'acqua.
3.3 Note aggiuntive:
Bello a livello paesaggistico, si armonizza con il contesto.
Si notano buona manutenzione nella parte già ristrutturata e attenzione nell'uso degli spazi (il deposito gas è nascosto da siepi , il pollaio è collocato in posizione defilata).
L'impianto, per la disposizione dei fabbricati, la presenza - o i resti - dei muri di cinta, per il fronte a nord e la stessa scelta della posizione, quasi a strapiombo sul pendio (in parte terrazzato con muri a secco), mantiene ancora in parte il carattere di chiusura e di difesa che sembra avere connotato originariamente il complesso.
Il podere è schedato dalla Soprintendenza.
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