Scheda nº: 241
Toponimo: Fattoria C.a Corti
Data rilievo e foto: 01/04/2000

 

Sezione 1 - Descrizione morfologica e tipologica

1.1 Articolazione volumetrica:

Il nucleo rurale è sito lungo una carrabile bianca che si incrocia con la strada provinciale delle Galleraie.
Sembra che si trattasse di un borgo risalente alla seconda metà del XVII secolo.
L'ambito è costituito da diversi corpi di fabbrica: prima dell'ingresso al resede, sulla destra, c'è una carraia in disuso; all'ingresso si trovano a destra una tettoia di nuova edificazione, a sinistra una residenza rurale a pianta rettangolare di volume compatto a due piani che segue il crinale della collina, esito di aggiunte successive; risalendo la salita si trova poi a sinistra il villino padronale a pianta quadrata compatta di due piani con sottotetto; un muro di recinzione introduce ad un piccolo cortile compreso tra una casa rurale a pianta rettangolare, un edificio lungo e stretto adibito a residenza per i lavoratori e, parallelamente alla casa, un altro fabbricato di forma allungata, anch'esso una residenza rurale, tutti di due piani; verso il margine c'è infine un annesso a due piani.
Il villino risale alla prima metà del secolo XVIII.
L'ambito è contrassegnato dalla presenza di molte alberature, sia raggruppate a formare dei boschetti (abeti oppure cipressi) sia in filare o isolate (olivi, abeti, cipressi, querce, acacie...); ; in particolare lo spazio di pertinenza del villino è sistemato con essenze tipiche dei giardini ottocenteschi; un elemento singolare è rappresentato dalla pianta di agave posizionata accanto alla seconda casa colonica.

1.2 Individuazione unità edilizie:

Un edificio residenziale - il villino -; quattro edifici rurali con sotto il rustico; tre annessi agricoli.

1.3 Usi attuali:

E' usato solo come deposito di attrezzature agricole.

Sezione 2 - Descrizione delle caratteristiche fisiche

2.1 Condizioni generali:

Pessime: alcuni edifici sono quasi allo stato di rudere, e tutti hanno in ogni caso bisogno di interventi di recupero urgenti (si rilevano lesioni e dissesti molto gravi).

2.2 Sistema degli accessi ai piani superiori:

Scale esterne per le case coloniche, parallele alla facciata ed a volte molto brevi grazie al rapporto con il terreno in pendio dei vari livelli; la seconda casa colonica ha un loggiato caposcala con copertura autonoma rispetto a quella dell'edificio, probabilmente aggiunta in un secondo tempo; interne nel caso del villino.

2.3 Coperture:

Il villino ha tetto a padiglione in coppi e tegole, con gronda decorata; il resto degli edifici ha copertura ad una o due falde in coppi e tegole. La tettoia ha travi reticolari e lastre di onduline.

2.4 Scatola muraria:

In pietra ordinaria mista a laterizio con angolari in laterizio o pietra da taglio, con tracce di molti interventi succedutisi nel tempo e realizzati di volta in volta in c.a., in blocchi di tufo, in laterizi: spesso i paramenti esterni sono come dei patchwork.
Il villino è intonacato. Nella seconda casa colonica rimangono tracce di intonaco.
La tettoia ha struttura metallica.

2.5 Aperture:

Rettangolari tradizionali per le finestre, spesso ad arco per le porte e gli accessi al rustico. L'impaginato sembra casuale e dettato soprattutto dai cambiamenti della distribuzione interna, tranne che nel caso del villino dove invece le aperture sono simmetriche e regolari (sul fronte principale c'è un portale con cornice di cemento e nel sottotetto ci sono finestrelle ellittiche). Gli edifici rurali hanno cornici in laterizi oppure in pietra.

2.6 Infissi:

In legno, con persiane nel caso del villino; spesso sono assenti oppure deteriorati.
A livello del terreno spesso ci sono inferriate.

Sezione 3 - Descrizione degli elementi rilevanti e delle compatibilità

3.1 Elementi da conservare e tutelare:

3.2 Elementi da rimuovere e/o trasformare:

3.3 Note aggiuntive:

Si auspica un tempestivo recupero.
Il nucleo è schedato dalla Soprintendenza.

Rilievi fotografici degli edifici

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